La slavina del monte Serva (inverno 2008 / 09) |
La neve era pesante e nessuno di noi possedeva ancora delle ciàspe (diventarono un equipaggiamento a portata di tasca degli studenti soltanto qualche anno più tardi): in breve fu chiaro che le slavine ci stavano tagliando la strada, e che avremmo potuto ritornare alla base soltanto "scavalcandole" in velocità, sprofondando spesso fino alla vita e facendo affidamento sui pochi minuti di intervallo fra un distacco e l'altro. Non proprio il massimo della sicurezza, insomma. Eravamo piuttosto incoscienti ma, almeno in quell'occasione, anche fortunati. Tornammo alle auto sani e salvi, ed almeno per quanto mi riguarda imparai la lezione: da quel momento in poi, massimo rispetto per la neve ed il suo incontestabile diritto di precedenza.
La neve è una risorsa, e non soltanto per chi vive di turismo: è un'assicurazione per il nostro futuro, un punto di forza per l'ambiente naturale, ed in ultima istanza anche un investimento per i nostri bisogni primari. Basta osservare le montagne aride e disseccate di queste settimane per comprenderne l'importanza. Ma voglio spingermi ancora più in là: il manto nevoso, nelle diverse forme che assume nelle più svariate situazioni ed epoche dell'anno (Mario Rigoni Stern scriveva che sull'Altopiano ogni tipo di neve ha un nome specifico), appare a volte come un'epifania della forza della natura, un elemento primordiale che crea autentici monumenti ed ispira meraviglia. Proseguo con qualche esempio.
Inverno
La cascata della Pissa (inverno 2008 / 09) |
Inverno 2008/09, la slavina della cascata della Pissa (presso Rivalgo, medio corso del fiume Piave). L'immagine con ogni probabilità non rende giustizia all'aspetto monumentale di questa gigantesca piramide di neve, accumulatasi nel corso di molti mesi ed ancora alta diversi metri nella seconda metà del mese di maggio del 2009. Per la cronaca, il corso d'acqua torbido e verdastro che si vede nella fotografia non è un ruscello qualunque, bensì il fiume Piave.
Inverno 2013/14,
La slavina del Tegnàs (inverno 2013 / 14) |
Ecco, questo è il pensiero forse banale che mi viene in mente stasera a proposito della neve, che oggi scarseggia ma in altre occasioni è così abbondante che non si sa più dove parcheggiarla: quest'inverno la producono coi cannoni ad uso turistico, mentre ai vecchi tempi per farla sciogliere non erano sufficienti neanche le cannonate.
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